venerdì 21 ottobre 2011

Perché ci vai? Il viaggio secondo Luca Mercalli


Prepariamoci  “a  vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza...e forse più felicità”.
È questo il motto del libro “Prepariamoci” scritto da Luca Mercalli, edito da Chiarelettere. 

Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, dal 2003 partecipa alla trasmissione “Che tempo che fa” su Rai3. Durante gli ultimi vent’anni ha spiegato le crisi, in particolare quella climatica e quella energetica, in numerosissime conferenze. Vive e lavora in Val di Susa, in una casa alimentata da energia solare, circondata da un’orto di cui va molto fiero.

Dottor Mercalli, la meteorologia è la sua grande passione. E i viaggi?
Nei miei 45 anni ho visto il mio pezzo di mondo. Adesso non sento l’esigenza di andare lontano. Sono stato in America due o tre volte, in Africa., mai in Asia e Oceania.

Qual è l’ultimo viaggio che ha fatto?
Per lavoro viaggio su e giù per l’Italia. Per rilassarmi scelgo le Alpi. L’ultimo viaggio fatto per vacanza è stato in Alta Provenza: una zona dove vado spesso perché è vicina a casa mia, con grandi spazi, poco abitata, dove cultura e arte sono molto latine. Tra le varie località mi è piaciuta molto Digne.

Nel suo libro sostiene che usiamo troppo l’auto. Qual è il suo mezzo di trasporto preferito?
L’auto è un mezzo che uso per quello che mi dà, non ha un valore come simbolo. La scelta del mezzo la faccio in base all’opportunità e al tipo di percorso.
Se devo affrontare un percorso vicino e che si svolga nell’arco della giornata, scelgo l’auto. Altrimenti preferisco il treno: non ho problemi di parcheggio quando arrivo e poi giro a piedi o con i mezzi pubblici. L’aereo lo prendo più limitatamente.

C’è un viaggio sognato e non ancora realizzato?
Non ci sono viaggi che sogno di fare. Ma ho fatto viaggi che rispondono ai miei sogni. In particolare mi piace andare alla scoperta di piccole regioni europee, alla ricerca di paesaggi, arte, cultura, tradizioni locali. Scelgo di solito piccoli agriturismi dall’atmosfera familiare dove poter conoscere più da vicino la gente del posto. Mi piace scoprire i dettagli.
Non disdegno poi le grandi città. In questo caso il primo giorno lo dedico alla panoramica generale, al colpo d’occhio. Poi cerco i musei ma anche gli aspetti legati all’industria e alla scienza. A volte ho la fortuna di visitare laboratori di ricerca o grandi industrie e così scopro il volto pulsante delle città.

Quali sono le cose che ritiene indispensabili per prepararsi al viaggio?
La prima cosa da fare prima di programmare un viaggio è chiedersi perché si viaggia.
Se il motivo del viaggio è il lavoro, in molti casi lo spostamento si può sostituire con collegamenti telefonici o via internet, con il vantaggio che ci si stressa di meno e si inquina meno perché non ci si sposta.
Io credo che il viaggio debba avere un significato interiore, di aumento di conoscenza, che può essere la scoperta di nuovi luoghi o anche la visita a un vecchio amico. L’importante è che ci sia una motivazione di arricchimento personale. Andare in un posto solo perché è di moda e magari andare all’altro capo del mondo e fermarsi poco tempo, non è più un’esperienza che fa crescere, ma diventa consumismo che oltretutto inquina.
Quindi la prima domanda da farsi e da fare è “Perché ci vai”?

1 commento:

  1. Tutta la mia stima ed ammirazione per Luca Mercalli e per la sua adesione alla Campagna "STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO" www.stopalconsumoditerritorio.it

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