giovedì 27 ottobre 2011

Autunno in camper. Alla scoperta delle case costruttrici e week-end di relax


L’Autunno e il ponte di Ognissanti sono un periodo buono per viaggiare in camper. Vi segnaliamo due occasioni.

La prima è nelle Terre di Siena, nell’area dove si concentrano i costruttori di veicoli ricreazionali italiani. La seconda è dedicata al relax.
  
Le Terre di Siena fino al 6 novembre saranno protagoniste del progetto “Terre di Siena Plein Air 2011. Festival del viaggiar lento”, nato dalla collaborazione tra la Provincia di Siena e l’Associazione Produttori Caravan e Camper (APC). I week end saranno animati da eventi pensati per il turismo  in bici, a piedi, in camper. Si potranno scoprire tesori d’arte nei vari siti del Sistema Museale Senese, visitare la provincia di Siena con escursioni in bici e a piedi, degustare i prodotti e i piatti della tradizione in strutture selezionate e i vini nelle cantine dei consorzi dei produttori. Infine, i numerosi stabilimenti termali saranno l’occasione per un momento dedicato al relax e al benessere. Ma non solo. Gli amanti dell’abitar viaggiando potranno incontrare i grandi protagonisti del comparto produttivo del caravanning senese, come CI e Roller Team, Elnagh, Mc Louis e Mobilvetta, Giottiline, Laika, PLA, Rimor, Kentucky e XGo, che apriranno le porte delle loro aziende per visite guidate agli stabilimenti. Il sito Pleinair Terresiena offre la possibilità di prenotare le piazzole nelle varie località, mentre un elenco di itinerari suggerisce dove andare e cosa vedere nei dintorni.

È partita in questi giorni l’iniziativa “Terme&Relax in Camper", ideata da APC - Associazione Produttori Caravan e Camper - in collaborazione con Federterme-Federazione Italiana delle Industrie Termali e delle Acque Minerali Curative. Ventidue centri termali italiani apriranno le porte ai camperisti, fino al 6 gennaio 2012, offrendo sconti speciali (fino al 50%) sui trattamenti spa. I centri aderenti all’iniziativa si trovano in tutto il territorio nazionale: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Partecipare è semplice: registrandosi sul sito Sceglilcamper si riceverà gratuitamente il coupon "Terme&Relax in Camper" con il quale usufruire delle promozioni.

Pronti a partire per un viaggio all'insegna della lentezza e del relax?

venerdì 21 ottobre 2011

Perché ci vai? Il viaggio secondo Luca Mercalli


Prepariamoci  “a  vivere in un mondo con meno risorse, meno energia, meno abbondanza...e forse più felicità”.
È questo il motto del libro “Prepariamoci” scritto da Luca Mercalli, edito da Chiarelettere. 

Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, dal 2003 partecipa alla trasmissione “Che tempo che fa” su Rai3. Durante gli ultimi vent’anni ha spiegato le crisi, in particolare quella climatica e quella energetica, in numerosissime conferenze. Vive e lavora in Val di Susa, in una casa alimentata da energia solare, circondata da un’orto di cui va molto fiero.

Dottor Mercalli, la meteorologia è la sua grande passione. E i viaggi?
Nei miei 45 anni ho visto il mio pezzo di mondo. Adesso non sento l’esigenza di andare lontano. Sono stato in America due o tre volte, in Africa., mai in Asia e Oceania.

Qual è l’ultimo viaggio che ha fatto?
Per lavoro viaggio su e giù per l’Italia. Per rilassarmi scelgo le Alpi. L’ultimo viaggio fatto per vacanza è stato in Alta Provenza: una zona dove vado spesso perché è vicina a casa mia, con grandi spazi, poco abitata, dove cultura e arte sono molto latine. Tra le varie località mi è piaciuta molto Digne.

Nel suo libro sostiene che usiamo troppo l’auto. Qual è il suo mezzo di trasporto preferito?
L’auto è un mezzo che uso per quello che mi dà, non ha un valore come simbolo. La scelta del mezzo la faccio in base all’opportunità e al tipo di percorso.
Se devo affrontare un percorso vicino e che si svolga nell’arco della giornata, scelgo l’auto. Altrimenti preferisco il treno: non ho problemi di parcheggio quando arrivo e poi giro a piedi o con i mezzi pubblici. L’aereo lo prendo più limitatamente.

C’è un viaggio sognato e non ancora realizzato?
Non ci sono viaggi che sogno di fare. Ma ho fatto viaggi che rispondono ai miei sogni. In particolare mi piace andare alla scoperta di piccole regioni europee, alla ricerca di paesaggi, arte, cultura, tradizioni locali. Scelgo di solito piccoli agriturismi dall’atmosfera familiare dove poter conoscere più da vicino la gente del posto. Mi piace scoprire i dettagli.
Non disdegno poi le grandi città. In questo caso il primo giorno lo dedico alla panoramica generale, al colpo d’occhio. Poi cerco i musei ma anche gli aspetti legati all’industria e alla scienza. A volte ho la fortuna di visitare laboratori di ricerca o grandi industrie e così scopro il volto pulsante delle città.

Quali sono le cose che ritiene indispensabili per prepararsi al viaggio?
La prima cosa da fare prima di programmare un viaggio è chiedersi perché si viaggia.
Se il motivo del viaggio è il lavoro, in molti casi lo spostamento si può sostituire con collegamenti telefonici o via internet, con il vantaggio che ci si stressa di meno e si inquina meno perché non ci si sposta.
Io credo che il viaggio debba avere un significato interiore, di aumento di conoscenza, che può essere la scoperta di nuovi luoghi o anche la visita a un vecchio amico. L’importante è che ci sia una motivazione di arricchimento personale. Andare in un posto solo perché è di moda e magari andare all’altro capo del mondo e fermarsi poco tempo, non è più un’esperienza che fa crescere, ma diventa consumismo che oltretutto inquina.
Quindi la prima domanda da farsi e da fare è “Perché ci vai”?

venerdì 14 ottobre 2011

L'Aquila: turismo per rinascere


Sullo sfondo il Massicco del Gran Sasso
“Ai turisti direi di venire a L’Aquila e di visitare i dintorni della nostra città. Il paesaggio è bellissimo, l’aria è buona, le strutture ricettive sono di prima qualità”.
L’invito è di Giampaolo Arduini, vicesindaco e assessore al turismo della città colpita dalla grande scossa di terremoto la notte del 6 aprile 2009.
Avvicinarsi a L’Aquila porta un insieme di emozioni: le immagini della devastazione e dei tanti campi di tende blu non sono facili da dimenticare, come le storie e la paura raccontate dai media. Oggi il dolore e la volontà di ripartire e ricostruire convivono nei racconti della gente che ricorda i primi giorni dopo il sisma e ribadisce il desiderio di non venire dimenticata. 

A due anni e mezzo dal sisma una parte della popolazione è tornata a casa, altri abitano in edifici prefabbricati edificati alle porte della città. L’Aquila ha ripreso a vivere solo in parte: il primo edificio a tornare agibile è stata la chiesa di Collemaggio. La bella facciata a conci bianchi e rosa era protetta da un ponteggio per il restauro e il sisma l’ha risparmiata.  

In Corso Federico II e Corso Vittorio Emanuele hanno riaperto alcuni negozi e caffè, segno di una vita che riprende. In Piazza Duomo la chiesa delle Anime Sante, divenuta uno dei simboli del terremoto, è aperta, ma solo per metà.  

Continuano a zampillare, riconsegnate alla città nel 2010, le 99 cannelle della fontana orgoglio e simbolo degli aquilani.
Il terremoto ha danneggiato molte bellezze architettoniche ma ha anche restituito alcune tracce risalenti al medioevo, delle cose che, per paradosso, non si sarebbero mai trovate senza il sisma. Adesso il progetto è di fare delle visite guidate alla scoperta di  questi nuovi tesori. 

La Piana di Roio
È guardando ai panorami fuori dalla città che si scorge la bellezza della conca aquilana, che si apre ai piedi del Massiccio del Gran Sasso ed è protetta dalle pareti verdi degli Appennini del Parco Sirente – Velino. Ambienti e paesaggi che riservano sorprese, in un mondo naturale che ricorda il carattere degli abruzzesi: fieri, orgogliosi e accoglienti.



Rocca di Cambio
Rocca di Mezzo
Dal piccolo Tibet di Campo Imperatore all’ampio Altipiano delle Rocche, il paesaggio accoglie con una natura a tratti selvaggia e panorami punteggiati da piccoli paesi arroccati agli orli dei monti. Il Gran Sasso e Campo Felice offrono occasioni per lo sci e le escursioni, le Grotte di Stiffe portano nel cuore della terra fra canyon, cascate e concrezioni calcaree. 

San Pietro a Rocca di Cambio
Gli amanti del cinema possono ripercorrere alcune sequenze del film “Il ritorno di don Camillo”, con Fernandel e Gino Cervi, ammirando la chiesa di San Pietro in cima al paesino di Rocca di Cambio : il carattere focoso di don Camillo gli costò l’esilio in questo borgo di montagna a 1434 metri d’altitudine, avvolto in un’atmosfera tranquilla.
Gli amanti dei media moderni possono cercare padre Osman: il parroco delle comunità della Piana di Roio, che ha cantato alla Corrida e continua a portare la sua testimonianza ogni sabato mattina a Radio L’Aquila 1, con l’obiettivo di accompagnare i giovani aquilani verso un positivo cammino di ricostruzione, della città e della vita.
Una vita che è cambiata molto, per tutti, e che il web ha ricordato pochi giorni fa, a 30 mesi dal terremoto, con la messa in rete di film realizzati durante i primi mesi nei campi
Una città che rivive nei ricordi e nelle foto antecedenti al sisma, inserite dai cittadini nel sito del “Progetto noi L’Aquila” .
(Nel sito di Abruzzo Turismo  si trovano informazioni per dove dormire e dove mangiare in città).

venerdì 7 ottobre 2011

Cuba: le vecchie auto in vendita


Una delle caratteristiche più colorate e singolari di Cuba potrebbe sparire.
Nel pacchetto delle ultime riforme approvate dal Congresso del Partito Comunista e firmate da Raoul Castro, c’è anche la possibilità di comprare e vendere modelli di auto nuove. Una rivoluzione. Fino ad ora le uniche vetture che si potevano comprare erano quelle prodotte prima del 1959
La novità è stata accolta con entusiasmo dai cubani.

Ma viene da chiedersi cosa rimarrà di quel museo a cielo aperto formato da colorate ed enormi Buick, Ford, Cadillac, Chevrolet che contribuivano all’immagine da cartolina de L’Havana e dell’intera Cuba.
Voi cosa ne pensate? Una buona notizia per Cuba o una perdita di quello che alcuni considerano ormai un patrimonio dell’umanità?