Siamo
in ritardo con il blog. Avete ragione. Venerdì abbiamo saltato il nostro
appuntamento settimanale con voi.
Va
bene, lo confessiamo. Eravamo in giro. Abbiamo approfittato della giornata primaverile
per fare una passeggiata.
In
una zona di Milano che ci piace molto.
È
l’area che Aldo Nove in “Milano non è Milano” (Contromano Editori Laterza)
definisce la zona equatoriale della città
È l’area
che dalla Stazione Centrale si apre verso la parte orientale di Milano, fino ad
arrivare a Corso Buenos Aires e Porta Venezia. È l’area delle vie Alessandro
Tadino, Panfilo Castaldi, Lazzaro Palazzi, San Gregorio. È la zona dove Europa
e Africa si sono incontrate e si incontrano tutti i giorni, e con l’Africa anche
l’Asia e il resto del mondo. Con i profumi pungenti, aromatici, speziati,
dolci; con le vetrine di negozi e i ristoranti che ti permettono di fare il
giro del mondo in un isolato. In questa zona mangiare una buona pizza preparata
secondo i rigidi canoni napoletani oppure un gustoso piatto di zighinì eritreo,
sono esperienze da fare, assicurate nel risultato.
E anche la storia si è fermata qui. Immerso e un po’
soffocato dalle auto in sosta, l’edificio ottagonale di San Carlo sembra quasi
nascondersi, per non mostrare troppo quello che resta del Lazzaretto di
manzoniana memoria.
La zona ha qualche trascorso anche nel cinema
, a partire dai Giardini Pubblici compresi tra i Bastioni di Porta Venezia e il
corso omonimo, passando per i musei, il planetario, e magari facendo tappa allo
Spazio Oberdan giusto per continuare a parlare di cinema.
Camminare sul largo marciapiede di Corso Buenos
Aires è sinonimo di shopping, certamente, ma alzando lo sguardo si può venire
rapiti dalle terrazze fiorite agli ultimi piani di palazzi liberty dall’aspetto
elegante, un po’ austero, come una vecchia signora un po’ diffidente.
Abbiamo scoperto che questo angolo di Milano continua ad essere amato da
chi abita qui da tanti anni e l’ha visto cambiare poco a poco.
Nel giro di un isolato si può capire una Milano
proiettata al futuro, come quella che, in modo più ampio, viene descritta nella
guida "Milano Futuro" che vi abbiamo presentato tra i dossier di Itinerari e luoghi on line e come quella che vi
racconteremo ancora, usando le nuove tecnologie
.
Aspettate
e vedrete.
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