In una delle pareti di casa sua ha scritto: “La vita è un
viaggio sperimentale fatto involontariamente”. La frase è di Pessoa, la casa è
quella dello scrittore Simone Perotti.
Simone Perotti ha fatto del viaggio uno stile di vita. Con
il suo libro “Adesso basta” ha fatto conoscere a molti il downshifting
(letteralmente scalare la marcia ), aiutando i più coraggiosi a lasciare tutto
e cambiare vita, ma dando anche qualche spunto a chi, pur non potendo cambiare
vita, può vedere le cose, e vivere la vita quotidiana, con occhi nuovi. La sua
passione per il mare è diventata uno dei modi per sostenersi: è istruttore di
vela e skipper. L’altra sua grande passione è la scrittura: i suoi due ultimi
libri sono “Avanti tutta” , in sostanza il seguito di “Adesso basta” e il
romanzo “Uomini senza vento” . Tutti e tre i libri compongono quella che l’autore
definisce “Trilogia sulla libertà” e che noi potremmo definire una sorta di manuale
per chi decide di dare alla vita un ritmo diverso.
La sua vita è un lungo viaggiare: portando per mare barche e
persone, ma anche spostandosi su e giù per l’Italia alle presentazioni dei suoi
libri.
Nel suo profilo Facebook si descrive così: “In realtà scrivo romanzi e navigo a vela,
e da entrambe le attività traggo i denari per vivere. Il punto è che se ho
bisogno di pochi denari mi basta lavorare poco. E infatti guadagno poco. Però
scrivere scriverei comunque, come ho sempre scritto, anche quando non
pubblicavo. E navigare... lo stesso. “
Simone, la tua scelta
di vita lascia un grande spazio ai viaggi. Hai fatto molti viaggi finora?
Molti. Viaggiare costa pochissimo se si ha molto tempo a
disposizione. E poi si va sempre a trovare qualcuno, che è ben lieto di
ospitarti sul suo divano.
Non ho mai viaggiato così tanto. Dovevo sempre lavorare!!
Qualche tempo fa volevo andare in Bretagna, ma non trovavo tariffe favorevoli.
Però cercando mi sono accorto di una tariffa stracciata per Barcellona. Tac! Ho
cambiato destinazione. Anche la flessibilità aiuta a diminuire i costi. In
Bretagna ci andrò un’altra volta.
Qual è l’ultimo
viaggio che hai fatto?
A Barcellona, appunto. Splendida città del Mediterraneo.
Grande arte, tanta cultura, civiltà, architettura, cibo, calcio. Bellissima.
Il viaggio più bello
che hai fatto?
Recentemente negli USA via barca a vela. Da Madeira a New York. In passato con i miei genitori in roulotte da Roma alle foci
del Danubio, in Romania, vicino al confine sovietico (all’epoca…). (Viaggio "7 mosse x l'Italia" da
Genova a New York, con Soldini e altri, ndr)
… e quello più
brutto?
Certamente quello quotidiano che facevo da casa all’ufficio,
lungo il Raccordo anulare, a Roma, quando lavoravo.
C’è un viaggio
sognato e non ancora realizzato?
Vorrei fare tutta la costa del Mar Nero da Istanbul a
Istanbul passando per il Bosforo, la Turchia, la Georgia, la Russia, l’Ucraina,
la Romania e la Bulgaria. Lo farò spero tra un anno.
Ti capita di soffrire
di nostalgia per qualche luogo visitato o viaggio fatto?
Molto spesso. Ho sempre nostalgia di Genova, di Palermo, di
Istanbul. Io sono un uomo del Mediterraneo, e quei luoghi, tutte le città del
nostro grande mare, sono casa mia.
C’è uno scrittore di
viaggi che ti piace particolarmente?
Da Potocki a Chatwin ho molto amato i viaggiatori veri, come
Conrad, come Lawrence. Odio (si fa per dire…) i viaggiatori immaginari come
Salgari, che dissero e non fecero.
I tuoi viaggi sono
sempre legati al lavoro? Oppure ti è capitato di fare un viaggio destinato solo
a te stesso?
Ormai non sono quasi più legati al lavoro, a parte l’estate
in vela. Il viaggio richiede libertà, non la offre.
Meglio viaggiare da
soli o in compagnia?
Ho viaggiato molto da solo. Mi piaceva moltissimo. E anche
ora, talvolta. Però condividere tempi e atmosfere è splendido. Non è facile
trovare buoni compagni di viaggio.
Può il viaggio essere
una piccola parentesi in cui sperimentare il downshifting?
Sì, è così. Però la libertà temporanea non è neppure
paragonabile alla libertà vera. Ne è solo una citazione, una metafora.
Attenzione perché accontentarsi di tre settimane all’anno è come vivere
dell’ora d’aria. Una vacanza non basta. Non è per me. Non più.
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